Ultima modifica: 21 febbraio 2017

CUG

Comitato Unico per le Pari Opportunità

Comitato Unico per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni ai sensi dell’art.57 del D.Lgs. 165/2001

Con deliberazione G.P. n. 82 del 22.03.2011 l’Amministrazione Provinciale approvava la costituzione del Comitato Unico per le Pari Opportunità ai sensi dell’art. 57 del D.Lgs 165/2001, che riunisce in un solo organismo il Comitato per le Pari Opportunità e il Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing.
Con successiva deliberazione C.P. n. 34 del 15.06.2011 l’Amministrazione Provinciale approvava il Regolamento generale per il funzionamento del CUG.

L’Amministrazione ha proceduto con determinazione n. 1792 del 20.06.2011 – così come integrata e modificata con determinazione n. 1896 del 28.05.2012 – alla nomina dei componenti del CUG tra i dipendenti che hanno risposto all’avviso ne hanno fatto richiesta e i rappresentanti sindacali, che oggi risulta così composto:

Componenti del CUG
Di nomina dell’Amministrazione Di nomina sindacale Provinciale
  • Elena Cardosi – Presidente
  • Elisabetta Cioni
  • Straface Stefania
  • Supplenti
  • Silvia Taverni
  • Fabrizio Diciotti
  • Alessio Pezzatini
  • Paola Giovane
  • Silvia Lorenzi
  • Adriana Pagliai
  • Supplenti
  • Angela Sarti
  • Simona Fraschini
  • Edi Palandri

Nella determinazione sopra citata si stabilisce che il Comitato rimane in carica per 4 anni e sono rinnovabili una sola volta.
Il Comitato ha approvato all’unanimità il Regolamento di Organizzazione nella seduta del 02.12.2011 (e sue s.s.m.m.i.i.) il quale recepisce il Regolamento generale, per la disciplina delle modalità di funzionamento dello stesso recante in particolare, disposizioni su:

  • convocazioni
  • periodicità delle riunioni
  • validità delle stesse
  • verbali
  • rapporto sulle attività
  • diffusione delle informazioni
  • accesso ai dati
  • casi di dimissioni
  • decadenza e cessazione della Presidente e dei componenti
  • audizione di esperti
  • modalità di consultazione con altri organismi

Può operare con la metà + uno dei componenti previsti.
E’ possibile ammettere ai lavori del CUG, senza diritto di voto, soggetti non facenti parte dei ruoli amministrativi e dirigenziali nonché di esperti, con modalità da disciplinare nei rispettivi regolamenti in tema di CUG.

Il CUG ha compiti propositivi, consultivi e di verifica, nell’ambito delle competenze allo stesso demandate che, ai sensi dell’art. 57 c. 1 del D.Lgs 165/2001, sono quelle che la legge, i contratti collettivi o altre disposizioni in precedenza, hanno demandato ai Comitati P.O. E Mobbing.

Compiti propositivi su:

  • predisposizione di piani di azioni positive per favorire l’uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne;
  • promozione e/o potenziamento di ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro e quanto necessario per consentire la diffusione della cultura delle pari opportunità;
  • temi che rientrano nella propria competenza ai fini della contrattazione integrativa;
  • iniziative volte ad attuare le direttive comunitarie per l’affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone nonché azioni positive al riguardo;
  • analisi e programmazione di genere che considerino le esigenze delle donne e quelle degli uomini (ex. Bilancio di genere);
  • diffusione delle conoscenze ed esperienze nonché di altri elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti anche in collaborazione con la Consigliera di parità del territorio di riferimento;
  • azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo;
  • azioni positive, interventi e progetti, quali indagini sul clima, codici etici e di condotta, idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazione o violenza sessuale, morale, psicologica o mobbing, nell’amministrazione di appartenenza;

Compiti consultivi formulando pareri su:

  • progetti di riorganizzazione dell’amministrazione;
  • piani di formazione del personale;
  • orario di lavoro, forme di flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione;
  • criteri di valutazione del personale;
  • contrattazione integrativa sui temi che rientrano nelle proprie competenze;

Compiti di verifica su:

  • risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
  • esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo;
  • esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro (mobbing);
  • assenza di ogni forma di discriminazione diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, promozione negli avanzamenti di carriera, nella sicurezza sul lavoro.

Il CUG promuove la cultura delle pari opportunità ed il rispetto della dignità della persona nel contesto lavorativo, attraverso la proposta, agli organismi competenti, di piani formativi per tutti i lavoratori e le lavoratrici, anche attraverso un continuo aggiornamento per le figure dirigenziali.
Il CUG opera in stretto raccordo con il vertice amministrativo dell’ente ed esercita le proprie funzioni utilizzando le risorse umane e strumentali idonee a garantire le finalità previste dalla legge che l’amministrazione metterà a tal fine a disposizione. La P.A. Fornirà ai CUG tutti i dati e le informazioni necessarie a garantirne l’effettiva operatività.
Il CUG deve essere consultato dall’Amministrazione ogni qualvolta siano adottati atti interni nelle materie di competenza dell’Amministrazione, attraverso l’adozione di Circolari.
E’ previsto inoltre che l’Amministrazione provveda a realizzare sul proprio sito web un’apposita area dedicata alle attività del CUG periodicamente aggiornata a cura dello stesso.
Il CUG collabora con:

  • il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e con il medico competente
  • con la Consigliera nazionale di parità
  • con la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità che ha la finalità di programmare e valutare politiche attive di parità di genere sul territorio provinciale
  • con l’UNAR
  • con gli OIV (Organismi indipendenti di valutazione ex art. 14 del D.Lgs 150/2009)

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE della PROVINCIA DI PRATO
Il Piano di Azioni Positive si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dalla Provincia di Prato per dare attuazione agli obiettivi di pari opportunità così come prescritto dal decreto legislativo 198/2006 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna”, in particolare dall’art. 48. Le azioni positive sono uno strumento operativo della politica europea sorto da più di vent’anni per favorire l’attuazione dei principi di parità e pari opportunità tra uomini e donne nei luoghi di lavoro.

L’Ufficio Gestione Risorse Umane della Provincia di Prato con il coinvolgimento attivo e costante del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) e della Consigliera di parità provinciale, Avv. Micaela Venturi, ha predisposto il piano triennale 2012-2014 di azioni positive approvato con DGP n. 264 del 30.10.2012.